Diventare mamma: aspetti psicologici

Ogni mamma del mondo stringe con il proprio bambino un legame profondo e scopre dentro di sé la capacità di proteggerlo e rispondere ai suoi bisogni, forse meglio chi chiunque altro.

Questa scoperta non avviene in un istante, richiede molto tempo ed una trasformazione radicale che affonda le proprie radici nella storia intima e personale di ogni donna.

Nella mia esperienza di accompagnamento alla nascita ho incontrato donne che sostengono di essersi sentite madri nel momento in cui hanno stretto in mano il test di gravidanza, altre già prima quando il loro cucciolo si è fatto strada nel mondo dei propri desideri, altre ancora solo molto dopo la sua nascita.

Daniel Stern, uno dei più importanti studiosi specializzato nell’ infant research ha evidenziato come ogni mamma diventi in realtà tale più e più volte nell’arco di diversi mesi, ogni volta in un modo un po’diverso.

Primo passo

Nei mesi della gravidanza, mentre il corpo fa spazio al bambino, la mente si prepara mettendo in scena dentro di sé sogni, fantasie e paure su come sarà la propria vita dopo la nascita del bambino. In questa fase il frastuono emotivo consente di far emergere nuovi aspetti di sé e si posano i primi mattoni nella costruzione di una nuova identità. Forse scoprirete una nuova sensibilità o vi capiterà di ripensare a vostra madre o alle persone che vi hanno cresciute per analizzare criticamente il loro modello. Da figlie inizierete a diventare madri e per questo potreste essere al contempo tristi per ciò che lasciate e felici per il figlio che arriverà.

Secondo passo

Durante il travaglio e parto ci si trova a vivere la potenza della natura sulla propria pelle e si inizia a conoscere il proprio bambino con lo sguardo ed il calore delle proprie braccia. Tutto accade in un tempo breve ma dilatato facendo vivere un’esperienza che permette il passaggio ad un nuovo stato maturativo costellato da sensazioni ed emozioni indimenticabili e contrastanti. L’esperienza del dolore durante il parto è un fenomeno complesso che può avere un impatto negativo sulla soddisfazione per il parto o al contrario, far sentire alla donna un senso di crescita e sensazione di avercela fatta.

Terzo passo

Con il ritorno a casa quel bambino fino ad ora immaginato diventerà reale. I primi mesi saranno di scoperta, fragilità, rinunce, gioie, preoccupazioni, fatica, amore. Per un certo periodo di tempo è l’avere un bambino determinerà la maggior parte dei pensieri e guiderà le emozioni. Di conseguenza verranno a modificarsi tutte le relazioni precedenti e i rapporti con le persone che stanno accanto verranno ridefiniti e visti con occhi nuovi. Potreste sentire il bisogno di un supporto più intenso, non solo dal proprio compagno e dalla famiglia ma anche altre mamme ed esperti capaci di comprendere profondamente i vostri sentimenti.

Diventare madri è un percorso incredibile ma è innegabile si possano vivere alcune difficoltà. Per questo come psicologa, in collaborazione con osteriche ed educatrici offro un sostegno psicologico (in un setting individuale o di gruppo) in gravidanza per:

  • accompagnare le future madri, ma anche ai loro partner e la coppia, nel processo di “diventare genitori”,
    dando loro la possibilità di diventare più consapevoli e di esprimere i propri vissuti legati all’esperienza
    della gravidanza.
  • permettere alla donna di prepararsi al parto, in modo da facilitare il parto naturale;
  • sostenere la formazione del legame di attaccamento prenatale.
  • intercettare eventuali difficoltà psico-sociali già in gravidanza, in modo da prevenire l’esordio di difficoltà della relazione madre-bambino o sofferenza psicologica nel post-partum.

BIBLIOGRAFIA

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Stern, D.N. (2007). La costellazione materna. Il trattamento psicoterapeutico della coppia madre-bambino. Bollati Boringhieri.

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Della Vedova, A.M., Cabrassi, F., Ducceschi, B., Cena, L., Lojacono, A., Vitali, E., De Franceschi, L., Guana, M., Bianchi, U.A., Imbasciati, A. (2008). Parto e puerperio: i vissuti delle donne in un’ottica di ricerca multidisciplinare. Syrio online. Retrieved August, 2008

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